mercoledì 12 ottobre 2011

Tiziano Ferro- "Alla mia età"-

Sono un grande falso mentre fingo l'allegria
sei il gran diffidente mentre fingi simpatia
come un terremoto in un deserto che
che crolla tutto ed io son morto e nessun se n'è accorto
lo sanno tutti che in caso di pericolo si salva solo chi sa volare bene
quindi se escludi gli aviatori..i falchi, nuvole , gli aerei, aquile e angeli rimani te
e io mi chiedo ora che farai
che nessuno ti verrà a salvare

complimenti per la vita da campione
insulti per l'errore di un rigore

e mi sento come chi sa piangere
ancora alla mia età
e ringrazio sempre chi sa piangere di notte alla mia età
e vita mia che mi hai dato...tanto amore , gioia , dolore tutto
ma grazie a chi sa sempre perdonare sulla porta alla mia età

certo che facile...non è mai stato,
osservavo la vita come la osserva un cieco
perchè cio che è detto puo far male
però cio che è scritto puo' ferire per morire

e mi sento come chi sa piangere
ancora alla mia età
e ringrazio sempre chi sa piangere di notte alla mia età
e vita mia che mi hai dato tanto amore , gioia , dolore tutto
ma grazie a chi sa sempre perdonare sulla porta alla mia età

e che la vita ti riservi ciò che serve spero
e piangerai per cose brutte e cose belle spero
senza rancore e che le tue paure siano pure
e l'allegria mancata poi diventi amore
anche se
e perchè solamente il caos della retorica
confonde i gesti e le parole le modifica e
perchè Dio mi ha suggerito che ti ho perdonato
e ciò che dice lui l'ho ascoltato

di notte alla mia età
di notte alla mia..

Martedì 11 ottobre- Rivarolo- Begato- Piani di Fregoso- Garbo- Rivarolo

Ieri sera sono scappata dall’ufficio alle ore 17.00.
Viene buio presto e quindi se voglio allenarmi devo partire il più presto possibile.

Sono riuscita ad uscire di casa poco prima delle 18 e, nel dubbio, poiché per tornare a casa devo percorrere un breve tratto nel bosco, ho portato con me la frontale.
Ho seguito il mio solito percorso, ovvero sono salita dall’ospedale di Rivarolo fino alla Costa di Begato (salita abbastanza dolce, ma dopo l’ospedale c’è qualche strappo interessante).

Dalla Costa di Begato ho seguito la strada fino alla piazzetta di Begato, che ho raggiunto in 38 minuti.
Da Begato, sono scesa in direzione di Piani di Fregoso e, sempre seguendo la strada asfaltata, ho raggiunto, per l’appunto, Piani di Fregoso.

Il percorso è breve ma intenso perché ci sono parecchie salite abbastanza impegnative che si alternano a brevi tratti pianeggianti.
Raggiunto Piani  di Fregoso, ci si congiunge al sentiero marcato con un cerchio rosso vuoto che proviene da Forte Diamante.

Ci si trova in questo momento all’altezza del Minigolf  e in questo punto ho potuto godere di un meraviglioso tramonto.
Questi momenti mi riconciliano con la vita quotidiana e mi fanno dimenticare le lunghe e noiose ore trascorse in ufficio a svolgere un lavoro noioso ed inutile.

Il sentiero inizialmente coincide con la strada asfaltata. Poi, se ne separa per scendere nel bosco fino al Garbo.
Dal Garbo ho poi seguito la mulattiera che termina dietro al Campo Sportivo Torbella (davanti a casa).

L’intero giro mi è costato un’ora e 10 minuti (a dire la verità ……POCO MENO di un’ora e dieci minuti).

lunedì 10 ottobre 2011

Domenica 9 ottobre 2011- Monte Tobbio raduno di Quotazero

Domenica 9 ottobre abbiamo partecipato al raduno annuale del forum di Quotazero che quest'anno si è tenuto sul Monte Tobbio.
Io non avevo mai partecipato e devo dire che mi ha fatto molto piacere andarci perchè ho finalmente dato un volto ed una voce a tante persone che quotidianamente mi tengono compagnia mentre mi trovo in questa valle di lacrime ove devo trascorrere 8 ore al giorno....

Una gran bella giornata ...ci siamo divertiti!!!

Sabato 8 ottobre 2011- Cima Pian Ballaur (mt 2604)- Cima delle Saline (mt 2612)

Sabato abbiamo optato per una gita già fatta e in zone che conosciamo piuttosto bene in quanto ci siamo lasciati intimorire dalle previsioni meteo secondo le quali la giornata avrebbe dovuto essere fredda e molto ventosa.

Siamo partiti da Genova con calma, e siamo arrivati a Carnino (mt 1397) poco dopo le 9.

Alle 9 e mezza avevamo gli scarponi ai piedi.

Inizialmente abbiamo seguito il sentiero che conduce al Rifugio Don Barbera.

In mezz’ora circa, ho raggiunto il bivio di Pian Ciucchea, a quota mt 1650 circa, dove ho abbandonato il sentiero per il Don Barbera e seguito sulla mia destra il sentiero per il Passo delle Mastrelle.

Il sentiero per il passo delle Mastrelle è molto ripido e faticoso ma consente di guadagnare quota piuttosto rapidamente e quindi ad un’ora circa dalla partenza da Carnino mi trovavo già ai 2000 metri circa del Passo delle Mastrelle.

La giornata era veramente bellissima: il cielo era limpido e terso e, tutto sommato, non faceva il freddo spaventoso che le previsioni avevano ipotizzato.

Durante la mia breve sosta al passo, pensavo che tutto sommato si sarebbe benissimo potuti andare anche alla Cima Palù, dove non siamo mai stati…

Però solitamente cambiare programmi “in corsa” non ci porta bene e quindi ho proseguito decisa verso la Capanna Saracco Volante e quindi per il Colle del Pas (a dire il vero ho sbagliato strada ma ….pazienza perché la visibilità era ottima e il Colle del Pas è piuttosto evidente.

Raggiunto il Colle del Pas, ho proseguito seguendo, sulla mia destra, il crinale che conduce alla vetta della Cima Pian Ballaur.

Per raggiungere la vetta è sufficiente seguire il crinale ma comunque non vi è il pericolo di sbagliarsi in quanto il crinale è disseminato di ometti di pietre.

Ho raggiunto i mt 2604 vetta della Cima Pian Ballaur in due ore dalla partenza.

In vetta non si stava proprio benissimo a causa del vento forte.

Arrivato Vittorio, siamo scesi alla sella che separa la Cima Pian Ballaur dalla Cima delle Saline e siamo risaliti fino alla vetta della Cima delle Saline (mt 2612).

Anche in questo caso, vi è abbondanza di ometti e quindi non ci si può sbagliare (non ci si sbaglierebbe comunque perché la direzione da seguire pare piuttosto evidente).

Abbiamo pranzato poco sotto la vetta delle Saline,  in un punto che si trovava incredibilmente sotto vento.

Dopo pranzo siamo scesi sul versante opposto a quello della salita ed abbiamo raggiunto il Passo delle Saline (mt 2174).

Di lì in poco più di un’ora siamo scesi al Rifugio Ciarlo Bossi e infine a Carnino Inferiore.

Ecco le foto, fatte da me col cellulare in quanto la macchina fotografica e tutte le pile che avevamo erano drammaticamente scariche....






















venerdì 7 ottobre 2011

Giovedì 6 ottobre- Di corsa a Borzoli e oltre....

Ieri sera sono partita da casa alle 18.00.

Mi sono diretta verso l’IKEA lungo la strada “nuova”.

All’altezza dell’IKEA, ho attraversato il ponte sulle torbide acque del torrente Polcevera e sono tornata indietro lungo Corso Perrone.

Tornata a Rivarolo, ho imboccato la deviazione per Borzoli e sono salita a Borzoli.

Da Borzoli, ho provato a seguire per una decina di minuti la strada per Scarpino.

Purtroppo quando iniziavo a divertirmi …ho dovuto girare i tacchi perché iniziavo ad essere “fuori tempo massimo”.

Ho fatto una breve sosta presso la palestra di arrampicata del Lago Figoi per salutare Vittorio che si stava allenando e, poi, sono rapidamente rientrata a casa.

Tempo totale 1 ora e 12 minuti.

Il giro andrebbe bene e potrebbe essere ripetuto ma non credo che lo farò a causa dell’assenza del marciapiede.

Soprattutto se fatto alla sera, risulta un po’ pericoloso.

Purtroppo l’estate è finita e viene buio sempre prima….

Ora ci aspetta un week end che dovrebbe essere freddo, specialmente in montagna….


martedì 4 ottobre 2011

Martedì 4 ottobre- A Murta di corsa...

Ieri sera sono uscita da lavorare in tempo utile per allenarmi e quindi alle sei ero già a casa pronta per ripartire.
Mi sono diretta verso Pontedecimo avendo l’intenzione di arrivare più o meno all’altezza dell’autostrada di Bolzaneto.
Mentre tornavo verso casa e transitavo nei pressi della deviazione per Murta, mi veniva il desiderio di verificare quanto tempo occorra da Bolzaneto a Murta di corsa, percorso che non ho mai fatto.
Tuttavia non era prestissimo e farsi cogliere dal buio non è mai una buona idea (soprattutto se si è- come me- soli e senza il cellulare).
Ho deciso di provare ugualmente, pensando di tornare indietro dopo un paio di tornanti.
Naturalmente un quarto d’ora dopo mi trovavo a Murta sul piazzale della chiesa.

Purtroppo ho dovuto “tirare” parecchio perché vedevo che si avvicinava l’imbrunire. E inoltre sono andata a mettermi nella solita pessima situazione in cui occorre scendere e io ho problemi a correre in discesa.
Ma pazienza.
Obiettivo raggiunto. Serena contenta.
Sono ridiscesa attraverso una scorciatoia che sarebbe meglio fare in pieno giorno e non di sera ma, comunque, sono arrivata incolume al termine della stessa, che si trova a Trasta (purtroppo in questo tratto ho dovuto correre anche se era discesa e anche ripida………..)
Di lì sono rientrata a casa…..allungando un po’ il passo perché ormai ERA buio.
Accidenti….l’estate è finita….

lunedì 3 ottobre 2011

Sabato 1 ottobre- Begato- Monte Alpesisa- Rivarolo

Sabato alle ore 6.30 del mattino abbiamo dovuto rinunciare alla gita in Valle Maira per motivazioni indipendenti dalla nostra volontà.


Avendo molte, molte ore a mia disposizione, ho deciso di ripiegare su un allenamento un po’ più intenso.
Allora, mi sono fatta accompagnare da Vittorio fino a Begato e, di lì, sono salita al Forte Fratello Minore impiegandovi meno di mezz’ora.
Sono discesa in direzione del Forte Diamante, senza risalirvi e indi ho proseguito per la Baita del Diamante.
Alla baita, ho iniziato a seguire il sentiero marcato con X rossa (e/o bollo rosso pieno) che, inizialmente, coincide con una strada asfaltata e, poi, per lungo tratto, con una sterrata.
Il sentiero si separa dalla sterrata e sale a mezza costa.



Io ho proseguito lungo la sterrata che, alla lunga, si trasforma anch'essa in un sentiero.

Ho raggiunto il colle di Creto (in due ore) e da lì ho iniziato a seguire l'AVML in direzione dell'Alpesisa.
Lungo l'AVML, si incontra il bivio per l'Alpesisa (sentiero marcato con bollo rosso) che in breve ho raggiunto (sentiero un pò invaso dalla vegetazione).

Finalmente sono riuscita a vedere il panorama dall’Alpesisa! Avrei voluto avere una macchina fotografica….ma non l’avevo…..e il mio cellulare si rifiutava di funzionare quindi …niente foto: bisognerà tornarci!



Poi sono tornata sui miei passi fino a Creto.
A Creto ho fatto rifornimento di acqua per affrontare il gran caldo fuori stagione.
Notevole l’espressione della barista quando sono entrata con il camel bag sulla schiena e grondante di sudore.


Risalita al colle di Creto, ho seguito per un breve tratto l'AVML (che in realtà va a Crocetta d'Orero) e poi l'ho abbandonata innestandomi sul sentiero marcato con X e bollo rossi che ho incontrato sulla mia sinistra.
Ho seguito questo sentiero fino al suo ricongiungimento con la sterrata seguita all’andata e sono rientrata alla baita del Diamante.
Sono risalita a Forte Diamante impiegandovi 20 minuti (potevo evitare la risalita ma l'ho proprio voluta fare..).



Non avendo l'autista a Begato, non mi è rimasto che seguire il sentiero marcato con cerchio rosso vuoto fino a Forte Begato (a dire la verità nel frattempo già che c'ero sono salita a Forte Puin).

Di lì sono scesa a Piani di Fregoso, poi al Garbo e poi a casa (Rivarolo).
Prendendomela con estrema calma (ovvero...correndo – piano- dove potevo e comunque mai in discesa dove ho sempre camminato) ho impiegato 6 ore circa escluse le pause..
Sono abbastanza soddisfatta anche se in discesa tribolo ancora troppo…

Queste sono un paio di foto scattate al mio rientro a casa.



Se vedete questo personaggio girovagare per i sentieri delle montagne genovesi, non dovete avere alcun timore per la vostra incolumità.


Sono io e in effetti non sono molto socievole però generalmente sono assolutamente inoffensiva!