venerdì 28 settembre 2012

Questa settimana.....

Ho deciso che devo correre 4 volte a settimana. Quasi tutte le tabelle pro- maratona prevedono 4 allenamenti settimanali quindi ......occorre intensificare....
Quindi ...ho iniziato domenica mattina.
Sabato scorso ero stata sul Corborant, una gita comunque impegnativa con circa 1500 metri di dislivello quindi ho pensato di fare un'uscita breve e defaticante.
Ho fatto quindi 10 km circa, da casa all'Ipercoop ....con ritmo da carro funebre onde evitare di sovraccaricare le gambe.
Lunedì ho ripetuto più o meno lo stesso allenamento (in realtà ho fatto un pò di più, circa 11,5 km) ad un ritmo un pò più brillante (brillante per quelle che sono le mie modestissime possibilità attuali).
Martedì riposo: un'ora di nuoto.
Mercoledì ho fatto un bell'allenamento collinare: da casa sono salita a Begato, poi (sotto la pioggia battente) sono praticamente tornata a casa ma anzichè entrara in casa ho affrontato la ripida salita verso il Garbo (nel frattempo aveva smesso di piovere) e infine sono rientrata. Circa 16-17 km con pochissimi metri in piano. Molto dura la risalita al Garbo dopo circa 6 km di discesa.....
Giovedì ho fatto un altro allenamento breve e non troppo faticoso ...anche per verificare le condizioni delle gambe (a dire il vero abbastanza buone....)
Oggi riposo totale........
Sicuramente va fatta un'uscita nel week end....spero domani .....

martedì 25 settembre 2012

30 giugno 2012- Monte Soubeyran (mt 2701)

Il monte Soubeyran è la prima gita "alpina" dell'anno 2012.
Abbiamo lasciato l'auto alle sorgenti del Maira e abbiamo seguito il sentiero che sale al Bivacco Bonelli (si tratta anche del sentiero Frassati oltre che della GTA).
Poco dopo il bivacco Bonelli (che sorge sul bel lago Apzoi), abbiamo lasciato sulla nostra sinistra la deviazione per il Colle di Villadel e proseguito per il Colle delle Munie (mt 2531).
Dal Colle, abbiamo seguito l'evidente sentiero per la vetta.
In vetta abbiamo incontrato numerose persone provenienti dal Colle della Maddalena, da dove il Soubeyran è raggiungibile più rapidamente.







Dopo la sosta in vetta, siamo scesi in direzione del Colle della Cavalla e da lì siamo scesi verso le Grange Pausa.
Inizialmente il sentiero andava in direzione di Chiappera e avevamo il timore di avere sbagliato strada.
Poi però piega decisamente verso Saretto e le sorgenti del Maira.
Il sentiero è piuttosto lungo e secondo me anche un pò noioso......
Insomma...non un sentiero da rifare ...per me.....
Alle sorgenti del Maira abbiamo incontrato Gianluca, Donatella e Pietro che facevano boulder ....... abbiamo ammirato per un pò le evoluzioni di Pietro, poi io ho fatto un mezzo bagnetto nelle fresche acque del Maira e infine siamo andati a bere alla Tavernetta di Diego a Saretto....

15 luglio 2012- Monte Cervet (mt 2984) e Monte Freide (mt 2967)


Domenica 15 luglio siamo saliti sul Monte Cervet e - già che c'eravamo e che era lì vicino- siamo stati anche sul Monte Freide.
Siamo partiti un pò tardi (io ero un pò stanca e non me la sentivo di fare le consuete levatacce estive) ...quindi siamo partiti alle 9 e mezza circa, lasciando l'auto poco sopra Chiappera.
Io ero ancora un pò dolorante per via delle recenti e rovinose cadute in bici ma ...fa niente.....la giornata era bellissima, proprio imperdibile.

Purtroppo ad ogni passo sentivo dolore alle ...ehm...natiche ...ma non è onorevole rinunciare per un motivo simile (almeno fosse mal di schiena!!!), quindi ho affrontato coraggiosamente il dolore ed ho proseguito.
Riuscivo comunque ad andare, magari un pò più piano del solito ......

Da Chiappera, abbiamo seguito la GTA fino al colle di Rui (mt 2708), dove sono pervenuta in un'ora e 45 minuti.

Al Colle di Rui, ho imboccato sulla mia destra l'evidente sentiero che conduce al Cervet.


Il sentiero è abbastanza agevole, tranne nell'ultimo tratto dove è un pò più ripido e scivloso.

Ho raggiunto la bella vetta del Cervet in 2 ore e 20 minuti.

La giornata è stata bella fresca grazie al forte vento e infatti in vetta mentre aspettavo Vittorio ...ho avuto freddo.






Ridiscesi al colle di Rui, ho deciso di andare anche al Freide...
Ho perso circa 50 metri di quota divallando nel Vallone di Fissela e per un pò ho continuato a seguire la GTA che si dirige al Colle di Bellino.

Dopo un pò però mi sono stufata e ho tagliato per prati puntando un'evidente costruzione militare posta poco sotto la vetta del Freide.
In un'ora circa sono andata e tornata.
Poi, siamo piuttosto rapidamente scesi all'auto temendo la coda in autostrada ma siamo stati molto fortunati.
Niente coda.
Giornata bellissima. Non una nuvola in cielo!!

lunedì 24 settembre 2012

28 luglio 2012- Becco Alto d'Ischiator (mt 2998)

Sabato 28 luglio siamo saliti al Becco Alto d'Ischiator con Gianluca e Donatella.
In realtà l'obiettivo della giornata era salire al Corborant ma abbiamo cambiato meta per causa del tempo incerto (a S.Bernolfo alle 8 e mezza pioveva....... l'Ischiator ci sembrava più addomesticabile del Corborant in caso di maltempo...)

Ci siamo quindi trasferiti da San Bernolfo a Besmorello ed abbiamo iniziato la lunga salita all'Ischiator.

Abbiamo raggiunto il rifugio Migliorero tramite la comoda strada sterrata (nel frattempo aveva smesso di piovere, era uscito un pò di sole e faceva caldo, molto caldo..)
Dal rifugio in avanti, il sole ci ha abbandonati.


Il sentiero dapprima costeggia i due laghi mediani dell'Ischiator.

Poco prima di raggiungerli si incontra un bivio: a sinistra si va ai laghi e si può continuare verso la forcella est del Corborant, a destra si passa sopra i laghi e ci si dirige verso il Passo di Laris.

Noi abbiamo seguito il sentiero che si inerpica ai 2908 metri del Passo di Laris.

Il nevaio al Passo di Laris c'è sempre ed è bello ampio ma con le temperature che ci sono in questi giorni il suo attraversamento non procura alcun problema e non richiede alcun tipo di attrezzatura, la neve è marcissima (meno male che non ho portato i ramponi perchè li avrei portati, come di consueto, a prendere un pò di aria buoan)

Al Passo di Laris faceva freddino soprattutto per causa del vento..

Ci siamo quindi fermati per coprirci.

Una volta oltrepassato il nevaio, la salita alla vetta é ripida e a tratti un pò faticosa ma non presenta alcuna difficoltà...
























22 settembre 2012- Cima Corborant (mt 3015)

Sabato scorso abbiamo smarcato il Corborant, che era nella lista dei miei desideri da molto tempo.
Siamo partiti da San Bernolfo troppo tardi, addirittura dopo le 9.
Ormai il sole sorge molto tardi e non si ha voglia di puntare la sveglia troppo presto per poi guidare per ore al buio.
Quando arriviamo a San Bernolfo, la giornata é serena sebbene con qualche passaggio nuvoloso, la temperatura é ancora gradevolissima e c'è un pò di vento in quota.
Risaliamo tutta la carrareccia diretta al Passo di Barbacana fino al bivio per i Laghi Lausfer, dove l'abbandoniamo per imboccare il sentiero che conduce, per l'appunto, a tali laghi.
Io ci arrivo in un'oretta e mezza e, nei pressi del lago più alto, faccio una bella sosta per aspettare Vittorio che si é un pò attardato.
Una volta ripartiti, continuiamo a seguire il sentiero che passa sotto alla Punta Gioffredo e si dirige verso il Corborant.
(Questo sentiero in realtà condurrebbe al Passo di Corborant o, meglio, un tempo conduceva al Passo di Corborant. Ora conduce alla grossa frana che si è staccata nel 1987 e per raggiungere il Passo di Corborant occorrerebbe risalire tale frana - cosa assolutamente non impossibile ma sicuramente assai faticosa).
Le relazioni in mio possesso dicono che quando si "avvista" il buco della marmotta occorre abbandonare il sentiero e risalire il canalino che culmina proprio nel buco della marmotta. Risalirlo senza percorso obbligato.
Così faccio.
Abbandono il sentiero e risalgo (perdendo un sacco e mezzo di tempo :risataGrassa: ) un canalino franoso ed instabile dove si muove qualsiasi sasso, compreso quelli più insospettabili.
Circa 50- 100 metri dopo il punto in cui ho imboccato il canalino, sulla destra si stacca il comodo sentiero che conduce al Buco della Marmotta :angry1::evil1:
Raggiunto il buco della marmotta, aspetto Vittorio (essendo raggiunta prima dalle sue maledizioni che da lui in carne ed ossa :ahah: ) e ... insomma...in un modo o nell'altro saliamo.
La salita non procura alcun problema, ma, mentre salgo, penso che ...scendere da lì (se si renderà necessario) non sarà uno scherzo.
A tutti i modi sono ottimista .....
Si tratta di un solo passaggio un pò antipatico (soprattutto un pò malagevole per chi, come me, ha le zampette corte). E abbiamo un intero pomeriggio per scendere da una rupe.
In breve raggiungiamo la Forcella Est del Corborant, 100 metri sotto la vetta.
I primi metri sono costituiti da placche molto abbattute ma un pò lisce che ora sono state attrezzate con una bella e soprattutto robusta catena.
Ringrazio sentitamente chi l'ha posta in quanto senza la catena la salita sarebbe decisamente più complicata (non tanto per l'oggettiva difficoltà dei passaggi quanto per l'esposizione).
Vittorio non gradisce il passaggio attrezzato proprio per via della forte esposizione e subito sentenzia che non scenderà da lì.
Superato il tratto attrezzato, rapidamente raggiungiamo la vetta per sentiero e roccette più facili.
Facciamo una breve sosta e cerchiamo il percorso di discesa verso il Passo del Corborant, che iniziamo a percorrere con estrema cautela.
In sostanza si deve perdere qualche metro su roccette ben appigliate e poi si deve percorrere la cengia che taglia la parete ovest della montagna fino al Passo.
Le relazioni parlano di un passaggio esposto ma a mio parere noi lo abbiamo in qualche modo by- passato ravanando nel detrito.
Raggiunto il Passo del Corborant, scendiamo praticamente camminando sulla grande frana che si è staccata nel 1987.
Sinceramente pensavo peggio.
Alla fine ci si cammina abbastanza bene : Thumbup :
Riguadagnato il sentiero di salita, scendiamo ai laghi dove pranziamo.

Ecco le poche foto della gita. Purtroppo Vittorio - fotografo ufficiale della spedizione- era un pò scosso dal tratto attrezzato e preoccupato per la discesa...e non aveva tanta voglia nè di fermarsi in vetta nè di fare foto.....















Bella giornata e bella gita. Mi è piaciuto il Corborant e spero di tornarci, magari passando dal Rifugio Migliorero).
AVittorio invece questa gita non è piaciuta e purtroppo non vuole tornarci mai più .......
Minaccia di eliminarmi la prossima volta che lo porto in un posto così.
Quando gli dico che senza di me si divertirebbe molto meno...mi tira una pietra in un polpaccio...