venerdì 21 settembre 2012

18/08/2012- Monte Salza (mt 3.326) e Monte Giuep (mt 3.100)

Immagine

Val Varaita day 5

Ci svegliamo al bivacco Mongioia.

La notte è trascorsa bene, abbiamo più o meno dormito e fuori il tempo è splendido.

L’obiettivo di oggi è il Monte Salza il cui sentiero di salita ha questo aspetto un pò sinistro:
Immagine

Subito dopo la colazione (vabbè ...caliamo un velo pietoso sulla colazione ) ...partiamo assieme al gruppo di Saluzzo incontrato ieri al bivacco.

Ci dirigiamo senza percorso obbligato in direzione del Monte Salza e imbocchiamo il ripido sentiero che lo percorre ...dalla base fino alla vetta......senza alcuna possibilità di errore....

Raggiungo la vetta piuttosto rapidamente assieme ad uno dei ragazzi del gruppo di Saluzzo e anche questa volta...tocca aspettare ...un bel pò.......comunque ....non ci dispiace...in vetta si sta benissimo, non c’è una nuvola in cielo e la vista è spettacolare.......

Immagine


Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Dopo una lunga sosta in punta ridiscendiamo al bivacco.
I saluzzesi si fermano per pranzo.
Noi .....non avendo quasi più niente da mangiare (solo barrette....di cui inizio ad avere disgusto....)...iniziamo a scendere :risataGrassa:

O, meglio, ci dirigiamo verso il Col Longet attraverso il sentiero che taglia a mezza costa il monte Giuep e saliamo su tale montagna (sarà pure un monte minore ma ...è pur sempre 3100 metri e poi ....noi aridi collezionisti non possiamo certo lasciarci sfuggire un’occasione simile.....).......

Immagine

Ritornati al Col Longet, prendiamo la traccia di sentiero che scende verso l’Italia.

Inizialmente il sentiero è bello ampio, ben marcato e segnalato da abbondanti ometti.

Duecento metri circa sotto al Colle purtroppo la situazione cambia radicalmente...nel senso che ...la traccia si perde e vengono completamente a mancare gli ometti.

Dopo una vana ricerca ...decidiamo di proseguire a vista, intanto le condizioni meteo sono ottime e la visibilità anche.....

La discesa fino al pianoro pascolivo sottostante (quello solcato dal sentiero di salita) avviene “al meglio” (in pratica scegliamo il canalino erboso che ci sembra meno dirupato e lo scendiamo come meglio abbiamo potuto......maledicendo la nostra scelta che ci ha portati ad abbandonare il conosciuto e comodo sentiero di salita .....)...

Nelle varie grange che raggiungiamo ci sono persone sedute a tavola (è da poco passata l’ora di pranzo...)
I morsi della fame si fanno sentire e Sant’Anna di Bellino è ancora distante....

Ma per fortuna è solo discesa.......

Nessun commento:

Posta un commento