venerdì 21 settembre 2012

17 agosto 2012- Monte Mongioia (mt 3.340) e Bivacco Boerio (mt 3.089)

Val Varaita day 4 (in realtà sarebbe day 5 ma il day 4 lo abbiamo dedicato al riposo...facendo una tranquilla gita in Francia a St Veran.....)
Partiamo dall’ormai consueto slargo di Fontana Fredda a monte di Sant’Anna di Bellino, a mt 1850.
Seguiamo per un pò l’ampia mulattiera che conduce a Pian Ceiol e poi la abbandoniamo in favore del sentiero che conduce al Bivacco Boerio e al Lago di Mongioia.
Dal momento che il nostro obiettivo è raggiungere il bivacco, partiamo un pò più tardi e purtroppo il caldo si fa sentire.....
Superiamo faticosamente una prima ripida collina ...che Vittorio ha ribattezzato “la collina della Morte”.....
Raggiungiamo le soprastanti grange e percorriamo l’intero altipiano pascolivo, ora sostanzialmente pianeggiante.
Al termine dell’altipiano, occorre prendere il ramo di sentiero che sale sulla propria sinistra (ma non si corre il rischio di perdersi in quanto ci sono paline segnaletiche e abbondanti tacche di vernice).
La fatica inizia a sentirsi, non tanto (nel mio caso...) per la salita quanto per il peso gravante sulle mie povere ed esili spalle.
La premessa è che ...noi non abbiamo mai bivaccato a 3000 metri (anzi, per essere più precisi..noi non abbiamo mai bivaccato da nessuna parte, nemmeno sull’Alta Via dei Monti Liguri).
Pertanto non sappiamo cosa aspettarci, soprattutto in termini di temperatura. Poichè siamo entrambi molto freddolosi, questo aspetto ci preoccupa non poco quindi abbiamo preparato uno zaino degno di una spedizione in Himalaya.
Naturalmente, avendo con noi tante ma tante ma tante cose per coprirci, abbiamo dovuto risparmiare su tutto il resto e “tutto il resto” ...sono le cibarie.
Raggiungiamo il bivacco verso l’ora di Mezzogiorno e facciamo la conoscenza di un gruppo di ragazzi di Saluzzo che anche loro passeranno lì la notte.
Dagli zaini estraggono una quantità imbarazzante di panini.
Noi ....purtroppo no
La nostra idea originaria sarebbe quella di salire al Mongioia e al Salza domani, ma- visto che è ancora presto- cambiamo programma e decidiamo di salire subito al Mongioia e domani al Salza.
Ci uniamo ai ragazzi di Saluzzo, un simpatico gruppo composto da papà, due figli e la fidanzata di uno di essi (la quale ha fatto tutta la salita SENZA ZAINO....perchè il fidanzato lo portava per lei .....sighhhhhhhh.....)
Naturalmente lo zaino rimane al bivacco (la mia schiena e le mie spalle ringraziano sentitamente).
Seguiamo la traccia marcata con tacche rosse.
Poco sotto la vetta dovrebbe esserci un passaggio di II grado ma io onestamente ...boh ...non mi sono accorta (è la seconda volta che ci vado ed è la seconda volta che non mi rendo conto di fare il passaggio di II grado.....)....ho messo le mani ma non ho trovato difficoltà........
Rimaniamo lungamente in vetta.
O, meglio, io personalmente rimango in vetta molto a lungo assieme ad uno dei ragazzi di Saluzzo perchè ....abbiamo fatto un pò prima e dobbiamo aspettare tutti gli altri ...i quali poi arrivano con più calma.......




Ridiscesi al bivacco, cominciamo ad organizzarci per la serata e subito mi rendo conto che non fa il freddo che mi aspettavo (infatti........mi sono praticamente lavata nel lago di Mongioia e onestamente non ho avuto affatto freddo....).
Dentro al bivacco fa un caldo fotonico ........
 


 
 




 

Il Monte Salza, nostro obiettivo di domani:


Il Monte Giuep:



Verso l’ora di cena il gruppo di Saluzzo inizia ad organizzarsi per cuocere la pasta.....
Noi disponiamo di un filone di pane (in due), una mozzarella (per me), una busta di prosciutto (per Vittorio, che ne aveva due ma se ne è già pappata una prima di salire al Mongioia.....) e poi ...solo barrette....che devono bastare anche per domani......
Arrivano anche altri due ragazzi che hanno appena fatto la ferrata della Rocca Senghi e anche loro hanno cibo per un esercito.
Dopo cena ci godiamo il tramonto a 3100 metri....













La notte in bivacco trascorre tranquilla ...cioé ...veramente non trascorre affatto tranquilla perchè c’è un signore francese che probabilmente si sente poco bene e vaga tutta la notte nello spazio angusto del bivacco ...
Io ...personalmente dormo più di quanto pensassi, mi sveglio solo un paio di volte per il caldo...
GRRRR ...ho lo zaino pieno di roba per coprirmi e praticamente non sopporto di avere addosso nemmeno la coperta perchè fa troppo caldo......
Il mattino dopo i ragazzi di Saluzzo fanno colazione con un pacco intero di croissants ....Vittorio aggredisce le ultime barrette....io ho una piccola brioche che avevo gelosamente conservato proprio per la colazione e quindi mi mangio quella.......
Il Monte Salza ci aspetta........



Nessun commento:

Posta un commento