lunedì 26 settembre 2011

Martedì 13 settembre- Il Baus (mt 3072)

Anche oggi la nostra giornata inizia ai 2400 metri circa del Rifugio Remondino e anche oggi inizia con la salita al Lago di Nasta.
Anche oggi mi occorrono circa 35-40 minuti per raggiungerlo e anche oggi mi dispongo all’attesa di Vittorio che, però, questa volta non si perde e raggiunge il lago poco dopo di me.
Questa volta rimaniamo sul  versante del lago opposto rispetto alla Cima di Nasta.
L’obiettivo è quello di raggiungere l’ampia insellatura del Colle della Culatta (mt 2950), tra la Cima della Forchetta ed il Baus.

La pietraia che conduce al Colle è disseminata di ometti, i primi si trovano proprio a ridosso del lago e io consiglierei di seguirli perché secondo me aiutano a seguire il percorso più logico e, forse, meno faticoso.
Secondo tutte le relazioni da noi lette, dal colle della Culatta in poi iniziano le difficoltà (secondo me poche) della gita e quindi ci fermiamo per riposarci un po’.
Dal colle in linea di massima si può scegliere se salire mantenendosi sul versante della salita (quello del lago di Nasta) o sul versante “Rovina”.
Noi ci siamo tenuti sul versante “Rovina”, un po’ perché ci era stato detto che era un po’ più facile, un po’ perché era al sole (mentre il versante da cui venivamo noi era ancora in ombra).
La salita a me non ha procurato problemi. Secondo le relazioni lette, ci sono passaggi di I e anche di II grado. Il fatto estremamente positivo è che gli appigli sono numerosi e la roccia è ottima.
Il percorso marcato dagli ometti consente di rimanere sempre sotto al filo di cresta e, infatti, si sbuca in cresta quando ormai la vetta è vicinissima.
Immagino che, volendo, si potrebbe anche salire per cresta dal Colle della Culatta ….ma noi preferiamo non andarci a cercare le difficoltà e, soprattutto, l’esposizione.
La cresta è- per così dire – ostruita da un grosso segnale di pietre. Un ometto gigantesco che deve essere aggirato (se devo essere sincera, aggirare l’enorme ometto è ciò che mi ha dato più fastidio e non ho avuto pensieri di simpatia e di amicizia nei confronti di chi l’ha costruito…)
Alle 10 siamo già in vetta.



























Dal momento che la giornata – meteorologicamente parlando- è ottima …ci godiamo una lunga sosta in vetta.
Poi iniziamo la discesa e quasi subito sbagliamo in quanto seguiamo gli ometti che ci farebbero scendere lungo sul versante opposto a quello della salita.
Non appena ci accorgiamo dell’”errore”, torniamo sui nostri passi e ci portiamo sul versante della montagna che si affaccia sul selvaggio altipiano del Baus.
Rientriamo quindi al Colle della Culatta, dove avevamo anche lasciato i bastoncini.
Ridiscendiamo al Lago di Nasta, dove pranziamo e ci godiamo la bella giornata di sole.
Visto che abbiamo davanti tutto il pomeriggio, dopo esserci goduti un po’ di sole al lago, decidiamo di esercitarci un po’ con la corda.
L’obiettivo sarebbe quello di provare un po’ di manovre in una situazione serena e tranquilla e controllata, in maniera tale da non doversi trovare a doverle porre in essere per la prima volta in una situazione di emergenza.
Cerchiamo quindi uno spuntone di roccia adatto ad essere utilizzato come sosta, e questa operazione si rivela essere l’aspetto più difficile della nostra esercitazione: ci troviamo in un ambiente dove ci sono solo pietre e però …tant’è ci sembra che nessuna di esse vada bene.
Alla fine troviamo un pietrone adatto allo scopo e passiamo il pomeriggio a fare esercizio….
Le bestiole nella foto ci osservano curiose e affatto spaventate (secondo me pensano ..."questi qua sono troppo stupidi ...per essere pericolosi!!")




Abbiamo imparato parecchie cose che speriamo possano tornarci utili.
Rientriamo in rifugio al pomeriggio dove ritroviamo il geologo di Alba conosciuto ieri, il quale è riuscito a raggiungere Cima Sud dell’Argentera.
Sono molto felice per lui.
Questa sera faremo le ore “piccole” perché Vittorio dà libero sfogo alle sue – numerose- curiosità in ambito geologico…..

1 commento:

  1. Che foto magnifiche ragazzi!, avrei voluto essere lì con voi..
    Quella con le due bestiole muso contro muso è davvero bella, da farne un ingrandimento ed appenderla. Complimenti. Questo blog promette benissimo!

    Marco

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