martedì 27 settembre 2011

Venerdì 16 settembre- Ferriere- Tete de l’Enchastraye (mt 2955)

Stamattina lasciamo l’auto ai 2000 metri circa del parcheggio che si trova sopra l’antico borgo di Ferrere, raggiungibile in auto da Bersezio tramite strada asfaltata un po’ stretta ma tutto sommato abbastanza facilmente percorribile.
Lasciata l’auto, ci incamminiamo in direzione del Gias Colombart, che si trova a mt 2200 ed è un ampio altopiano pascolivo.
Raggiungere il Gias richiede un po’ di tempo perché il percorso si snoda lungo una strada sterrata molto panoramica ma non molto pendente.
Al Gias, si incontra anche la GTA che scende dalla Bassa di Colombart a Ferrere.
Noi proseguiamo sempre lungo la strada sterrata (che ora coincide con la GTA) e raggiungiamo la Bassa di Colombart (mt 2461).
Dalla Bassa, questa è la vista sul Monte Enchastraya e sulla Rocca dei Tre Vescovi

mentre questa è la vista sul lontano Monte Oronaye

La Bassa di Colombart è contraddistinta dalla presenza di una campana.

Il nostro sentiero prosegue verso Ovest e conduce in un quarto d’ora circa ai mt 2506 del Colle Puriac.
Al colle, trascuriamo il sentiero che scende il Francia e seguiamo, invece, quello che procede in salita e si inoltra nel valloncello chiuso dalla Tete de l’Enchastraye e dalla Rocca dei Tre Vescovi.
Dopo aver attraversato un tratto di pietraia, raggiungiamo un importante bivio, ove abbandoniamo, sulla nostra sinistra, il sentiero per la Rocca dei Tre Vescovi.
Il nostro sentiero si porta, quasi pianeggiante, al centro della valle e ci fa aggirare la vetta dell’Enchastraye.




Poi, si impenna decisamente e raggiunge una spalla della montagna in corrispondenza della quale devia decisamente in direzione della vetta.
Il sentiero è sempre ottimamente segnato da tacche gialle e quindi non ci si può sbagliare.
Quest’ultima parte della salita è piuttosto faticosa ma il raggiungimento della vetta …ripaga dello sforzo.

















Torniamo alla Bassa di Colombart dove pranziamo.
Ci troviamo abbastanza vicini alla Cima delle Lose, che io osservo con una certa cupidigia.
Mancano circa 400 metri di dislivello alla vetta.
Mi interessa questa montagna.
Vittorio si chiama fuori dal progetto “concatenamento M. Enchastraya- Cima delle Lose”.
Io ci penso…ci ripenso ….”vado o non vado”…alla fine decido di fare una visita esplorativa e, decisa, mi dirigo verso la montagna.
Raggiungo una spalla dalla quale riesco a vedere il sentiero che- ripido- sale in vetta.

La vetta non è vicina ma potrei anche farcela.
Tuttavia, sono indecisa.
Sono partita senza niente e, però, almeno i bastoncini li vorrei.
Inoltre è una bella montagna, merita…. e mi spiace un po’ che Vittorio ci rinunci.

Quindi torno indietro, decisa a tornare nei prossimi giorni oppure successivamente.

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