Martedì 23 agosto 2011- Gran Cima mt 3.023- Corno Vitello mt 3.057- Monte Perrin mt 2.974

La partenza di questa lunga e remunerativa gita è l’arrivo degli impianti di risalita al Monte Crest.
I partecipanti sono i seguenti:
- Marco S.
- Serena (io) e Vittorio
- Martina alias Martu di Quotazero
- Sara alias Shirin di Quotazero
- Giovanni alias giocons di Quotazero
- Maddalena (amica di Marco).

Questa gita inizia ..in discesa, lungo il sentiero che dal Monte Crest conduce al Lago Perrin (perdiamo fortunatamente poco dislivello ma penso già con raccapriccio al fatto che andrà recuperato a fine gita…)
La giornata è molto calda e quindi la salita al Lago Perrin (via Cuneaz) risulta un po’ faticosa.
La sosta sul lago, tuttavia, ripaga dello sforzo fatto.

Poco dopo il lago, abbandoniamo il sentiero e ci inoltriamo in una vallone che è contornato dai contrafforti della Gran Cima da un lato e del Monte Perrin dall’altro.
La salita avviene su massi di dimensioni variabili ma, fortunatamente, abbastanza stabili.

Tale vallone culmina in una sorta di colle che separa le due vette.
Dal colle, pieghiamo sulla nostra sinistra e raggiungiamo senza grosse difficoltà i mt 3023 della Gran Cima.
La parte terminale della salita si svolge su roccia ma non è quasi mai necessario l’utilizzo delle mani vista la modesta pendenza.

Dopo avere sostato in vetta…. i nostri destini si dividono.
Giocons decide di rinunciare alla salita del Corno Vitello in quanto già effettuata nei giorni precedenti e, tornato al colle, punta diretto al Monte Perrin.
Vittorio decide di rinunciare anche al Monte Perrin e, tornato al colle, si dedica alla scelta del luogo più propizio per oziare al sole.
L’intera compagine femminile e Marco S., invece, tornati al colle, puntano decisi al Corno Vitello.
In sostanza, discendiamo nell’ampia conca che separa il Corno Vitello dalla Gran Cima e dal M.Perrin e, aiutati dall’abbondante presenza di ometti, attraversiamo puntando il sentiero che sale al Corno Vitello dal Rifugio Arp.
Solo nell’ultimo tratto della traversata lamentiamo la mancanza di ometti e siamo costretti a salire “al meglio”.
Raggiungiamo il suddetto sentiero 5B forse un centinaio di metri sotto la vetta e lo seguiamo – un po’ faticosamente perché è molto ripido- fino alla vetta stessa (mt 3057).

Dopo esserci rifocillati, torniamo al colle sopra citato dove ci ricongiungiamo con mio Vittorio e giocons.
Noi proseguiamo per il M. Perrin, loro iniziano a scendere al Lago Perrin, dove ci ritroveremo.
La salita al Monte Perrin (mt 2974) avviene tramite una comoda traccia che, però, è difficile individuare nella sua prima parte.
Si tratta di 74 metri di salita dal colle e quindi  …va fatta per forza…senza contare il fatto che la vista da lassù sul Lago Perrin è veramente eccezionale.

Tornati al colle, scendiamo al lago tramite un percorso alternativo sulla sinistra orografica del vallone che, benchè un poco più impervio, ci consente di risparmiarci una buona parte della discesa su pietraia.
Dal Lago al Monte Crest la discesa avviene lungo l’itinerario della salita (ma un po’ più velocemente perché temiamo di perdere l’ultima ovovia per Champoluc, di cui ignoriamo l’orario di partenza…)

Ecco il link alle foto ...che sono sempre troppo numerose per poterle inserire tutte e che comunque non renderanno mai giustizia a questi panorami...

https://picasaweb.google.com/104569417621852982625/GranCimaMt3023CornoVitelloMt3057MontePerrinMt2974#