giovedì 8 settembre 2011

Sabato 20 agosto 2011- Quota 3.106- Piccolo Rothorn (Blach) mt 3.025- Monte Rothorn mt 3.152

La partenza della gita avviene presso l’Alpe Ostafa (2400 metri circa), raggiungibile tramite gli impianti di risalita direttamente da Champoluc.
Oggi non siamo soli: saremo in compagnia di Marco, un ragazzo che abbiamo conosciuto tramite il forum di Quotazero e che è un profondo conoscitore di queste montagne oltre che colui che ha scritto “Vette della Val d’Ayas”, che descrive le vie di salita di tutti i monti della zona oltre che il creatore del sito Varasc.it, inesauribile fonte di informazioni su Ayas e dintorni.

Dunque i partecipanti alla gita sono (o, meglio, siamo):
- Marco S.
- Paolo/ Wolf (Paolo è un altro utente di Quotazero che conoscevo già per avere arrampicato con lui una volta a Valnoci)
- Serena (io) e Vittorio
- Annalisa e Mauro (amici bergamaschi di Marco)

Da Ostafa, si segue il sentiero numero 12 per il Colle Pinter, il quale transita sotto la seggiovia per il Colle Sarezza.
Tale sentiero dovrà essere ben presto abbandonato (molto presto: noi – come noto- abbiamo già fatto un tentativo nei giorni scorsi ma ci eravamo sbagliati ed eravamo andati troppo oltre).
In particolare, esso deve essere abbandonato in corrispondenza di una zona caratterizzata da grandi massi.
In sostanza ci si deve trovare alla base di una conca formata dal versante Ovest della Testa Grigia e dal Bec Forcu.
Secondo me individuare la suddetta conca rappresenta l’aspetto più difficile dell’intera gita.
A tutti i modi, fin dall’inizio è ben visibile il nostro primo obiettivo, che è il Colletto 3011 ovvero il terzo intaglio della cresta della Testa Grigia.


Non credo che ci sia un percorso obbligato per raggiungerlo.
In generale, dapprima si procede su erba e successivamente su pietraia.
Si può optare per un percorso più diretto ma più ripido oppure è possibile cercare percorsi più lunghi ma più dolci, come abbiamo fatto effettivamente noi.
Nella parte terminale della pietraia, troviamo degli ometti che, a dire la verità, sarà più facile seguire in discesa.
A tutti i modi, raggiungiamo – piuttosto faticosamente ma senza grossi problemi- il colletto 3011.


Eccoci dunque al Colletto 3011











Dal colletto 3011, “conquistiamo” la prima vetta della giornata, ovvero la quota 3106.
Poco prima di raggiungere la Quota 3106, ci imbattiamo in questa piccola incisione che ci viene segnalata da Marco il quale – da storico- è molto colpito dal pensiero di chi, molti anni or sono, ha voluto lasciare scolpita nella roccia la traccia del proprio passaggio.



Tornati al colletto 3011, scendiamo sul versante “gressonaro” sostanzialmente fino a raggiungere il sentiero numero 10 che sale da Gressoney.Raggiungiamo la cresta del Piccolo Rothorn o Blach e in breve siamo in vetta a quota 3025.


...la vetta arrotondata e rossastra del Blach....












...la pianeggiante cresta adducente alla vetta del Blach....



A questo punto, non rimane che salire al Grande Rothorn.
Torniamo all’intaglio che separa la cresta del Blach da quella del Grande Rothorn ed iniziamo a salire lungo la stessa.
A mio modo di vedere la salita non procura particolari problemi, anche grazie all’abbondante presenza di ometti.
Solo in alcuni tratti si rende necessario l’utilizzo delle mani ma si tratta di passaggi piuttosto elementari e mai esposti.
La vetta si trova a 3152 metri ed è piccola e rocciosa.
Ecco alcune immagini della salita, della vetta ...e dalla vetta.....


 






Questa volta le foto sono veramente troppe ....
Per chi volesse seguirci in questa che è forse la più bella gita che abbiamo fatto ...eccole qua.....
 

1 commento:

  1. Magnifica escursione davvero...

    Ancora grazie!, da rifare da Gressoney!

    Marco

    RispondiElimina